In realtà il regista è un amico di famiglia, uno che mi ha inviato una cartolina, perché sa che faccio la collezione - e a ripensarci gli voglio proprio bene - da un viaggio in Bangladesh, o meglio, dalle riprese di un film in Bangladesh. Il regista è un ragazzo caro, con qualche esperienza alle spalle, ma piccole cose, pellicole nascoste, all'ombra di distribuzioni limitate, ma che ogni volta si rivelano enormi nel loro significato, perline luccicanti perse in una spiaggia di sabbia.
venerdì 30 ottobre 2009
Eva e Adamo di Vittorio Moroni
In realtà il regista è un amico di famiglia, uno che mi ha inviato una cartolina, perché sa che faccio la collezione - e a ripensarci gli voglio proprio bene - da un viaggio in Bangladesh, o meglio, dalle riprese di un film in Bangladesh. Il regista è un ragazzo caro, con qualche esperienza alle spalle, ma piccole cose, pellicole nascoste, all'ombra di distribuzioni limitate, ma che ogni volta si rivelano enormi nel loro significato, perline luccicanti perse in una spiaggia di sabbia.
giovedì 29 ottobre 2009
Parnassus di Terry Gillam
Elettra
lunedì 26 ottobre 2009
Julie&Julia di Nora Ephron
lunedì 12 ottobre 2009
Inglorious Basterds di Quentin Tarantino
Sono Aldo Raine e col baffetto che c’ho vi introduco in Francia durante l’occupazione nazista. Io odio i nazisti e faccio di tutto per ucciderne il più possibile. Ho il mio gruppetto di seguaci, insaziabile, spavaldo, prepotente e che non lascia scampo. Insomma, tutti brutti ceffi carichi d’adrenalina e vogliosi di sangue. Con loro voglio arrivare al pezzo grosso, all’ideatore di questa pazzia che è il nazismo. Voglio e vogliamo lo scalpo di zio Adolfo. Così tutti insieme chiediamo asilo alla pellicola di Tarantino, che ci mette in mezzo a scene di tutti i tipi: splatter, tachicardiche, inutili, sbruffone, maestose. I ritmi si accelerano solo quando ci siamo noi, manipolo spietato, per il resto si zoppica o si rallenta a guardarsi intorno, c’è addirittura una cottarella di un giovanotto dei loro, cottarella che non sa né di carne né di pesce. C’è un orfana che sputa fuoco di vendetta, una Cenerentola spia con tanto di dettaglio feticistico su tacco, punta e piede, c’è anche quel puttaniere di Goeebels con la sua merdosa saccenza, oltre ad un ubriaco che dovrebbe farsi più i cazzi suoi. Scusate i termini, ma siamo terribili, feroci, e senza altro per la testa.
Siamo bastardi e, nostro malgrado, senza gloria.
lunedì 5 ottobre 2009
Brooklyn's finest di Antoine Fuqua
Si potrebbe dire che "Brooklyn's finest" sia un grande film, uno splendido ritratto sull'america maledetta e la polizia sporca, sulla perdita dei punti di riferimento e dei valori di una società, sul ricatto e sul decadente modo di vivere di questa società. Si potrebbe dire che Richard Gere sia uno straordinario attore, e che dietro la sua reputazione di belloccio si possa non dico vedere, ma esaltare la sua capacità di recitazione. O che il cast d'eccezione che recita nel film, oltre a raccogliere applausi perché ogni nome ha fatto un po' di storia del cienema e ha intascare i milioni di dollari della produzione, sia davvero all'altezza delle aspettative; che sia un film ritratto della nostra epoca, in fondo al quale tutti ci possiamo rispecchiare e accanto al quale ritroviamo tutti i pensieri che ci hanno accompagnato giorno dopo giorno. Si potrebbe anche dire che i cambiamenti di prospettiva, la coesistenza di più storie che si sovrappongono, la rappresentazione di un mondo senza speranza gettato nel caos totale, rendono il film piacevole e gli danno una tensione emotiva che coinvolge lo spettatore, uno spettatore rapito, innamorato, che si rende conto di aver davanti uno dei più grandi capolavori della Hollywood moderna. Si sarebbe potuto dire che una produzione del genere, e un cast del genere, avrebbero reso questo non uno dei soliti ordinari film di Hollywood, ma un'incredibile novità, un rivoluzionario punto di vista.
Ecco, appunto, si sarebbe potuto dire. Solo e unicamente nel caso in cui tutte queste condizioni non si fossero verificate.
domenica 4 ottobre 2009
G-Force di Jerry Bruckheimer
Eccoci di nuovo per la recensione di G-FORCE, il nuovo film di Jerry Bruckheimer .
Un film che definirei un po’ comico viste le caratteristiche dei personaggi: innanzitutto, il leader del gruppo di agenti FBI, Darwin, un simpatico porcellino d’india con una peluria rossa e bianca; Blaster un roditore dalle dimensioni anormali che cerca di corteggiare Juarez: una cricetina dall’aria così adorabile che poi si rivelerà la 007 della situazione; Mooch una mosca che, privilegiata dalle sue dimensioni riesce a infiltrarsi da tutte le parti e a manomettere tutti i chip dei computer e per ultimo Speeckles una talpa che si rivelera la “talpa” della circostanza.
I “microagenti” verranno a sapere che Leonard Saber, un magnate degli elettrodomestici, sta tramando un progetto di conquista mondiale.
Gli agenti verranno beccati senza mandato, e quindi condannati ad una vita normale (non da agenti segreti).
Gli agenti dovranno supportare le torture di una vita in gabbia, dopo poco tempo infatti si stuferanno e cercheranno in tutti i modi di evadere dalla prigionia e di fermare l’ira di Saber che intanto si prepara a azionare il suo progetto distruttivo.
Riusciranno i nostri criceti a salvare il mondo dal malvagio progetto di Saber? Andatelo a scoprire!
Quando sono entrato in sala pensavo fosse uno di quei film demenziali che portano gli animali a collaborare con l’uomo per salvare la terra... ma sinceramente mi è piaciuto, in alcuni punti potresti rimanere con il fiato sospeso. Ve lo consiglio vivamente.
E per ultimo ma non meno importante: Credo sia uno dei migliori film nel campo della tridimensionalità, in alcuni punti rischi di spaventarti vedendo oggetti e pezzi di microchip volarti addosso... Devo ammettere che durante dei punti del film mi sono spostato credendo che ferraglie e altri oggetti sarebbero potuti capitombolarmi addosso.
Alla prossima recensione!
venerdì 2 ottobre 2009
Harry Potter and the half blood prince di David Yates
Anche quest’anno ti chiedo troppo Harry …
La seconda recensione, per l’angolo dei piccoli riguarda l’ultimo film della saga di Harry Potter.
Quest’anno la malvagità di Lord Voldemort e dei suoi prodi si diffonderà non solo nel mondo magico ma anche in quello babbano.
Nonostante ciò durante l’anno scolastico nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts ci sono due novità dal punto di vista dei docenti: la cattedra di difesa contro le arti oscure verrà assegnata a Severus Piton mentre la carica di insegnante di pozioni verrà attribuita a Horace Lumacorno.
Il professor Silente spiegherà il modo in cui Tom Riddle (Voldemort) diventò uno dei più grandi stregoni del mondo.
Gli amori ad Hogwarts si arricchiscono, Ron e Hermione si odieranno durante quest’anno scolastico. Hermione innamorata di Ronald subisce una batosta visto che lui si bacia e si fidanza con un’altra ragazza; in realtà la storia si rivelerà una “storiella”, visto che dopo giorni, settimane e mesi di odio, Hermione e Ron faranno pace come ogni anno.
Quando sono entrato in sala e mi sono seduto sulla poltrona ero emozionatissimo.
La saga di Harry Potter, a mio parere, è molto intrigante e non smetterei mai di vederla o leggerla. Alcuni dicono che questo sia il film più bello, per me è il 3° fra i più belli.
Last but not least: sono contento che le visite al nostro blog crescono.
Andate al cinema, lasciate commenti e, a presto.